Il P. Alejandro Páez, LC è originario di Monterrey, N.L. ed è arrivato in Costa d’Avorio a seguito di una serie di circostanze che sembrano molto semplici, ma che senza dubbio sono guidate dalla mano di Dio.
Tutto iniziò con l’iniziativa di una consacrata del Regnum Christi che verso la fine del 2016 organizzò un gruppo di giovani messicane per portare le missioni in Costa d’Avorio, paese che in quel momento non era estraneo al Regnum Christi.
Il gruppo di missionarie cercava un cappellano che potesse accompagnarle ed è così che si rivolgono al P. Carlos Gutiérrez, LC che in quel momento faceva parte del team di formatori nella Direzione Generale a Roma. Il P. Carlos accettò con entusiasmo di accompagnarle in questa missione speciale.
Fu durante una chiacchierata con il P. Alejandro, mentre prendevano un caffè, quando il P. Carlos si rese conto che avrebbe dovuto cancellare il viaggio in Africa poiché avrebbe coinciso con le sue esercitazioni spirituali. La curiosità del P. Alejandro lo portò a chiedere in cosa consistesse quel viaggio, e quando scoprì di cosa si trattava, si propose lui stesso come cappellano.
È solo un giro in Africa
Quando il P. Alejandro si propose di andare in Africa al posto del P. Carlos Gutiérrez, nella sua mente era solo un viaggio una tantum per questa attività specifica. Non immaginava cosa il Signore gli avrebbe fatto conoscere e a cosa sarebbe stato chiamato.
Da tempo il Regnum Christi era già arrivato nel paese africano, ma una serie di eventi causati da una guerra civile e dalla morte del sacerdote che seguiva le questioni relative all’Africa; fecero sì che il movimento si indebolisse e quasi scomparisse.
È durante la solennità di Cristo Re del 2016 che la sezione di Costa d’Avorio, ormai molto ridotta, avrebbe avuto per l’ultima volta la presenza di un Legionario di Cristo, con la speranza che in futuro (ancora incerto) potessero tornare.
La sorpresa fu che, a quasi un anno da quel saluto, e grazie all’iniziativa della consacrata di portare le missionarie messicane; nel luglio del 2017 sbarcarono sette giovani, due consacrate e il P. Alejandro.
Il gruppo di missionari arrivò senza conoscere la storia della sezione africana, ma i membri si dedicarono a presentare progetti, dai giochi da tavolo con l’immagine della Vergine di Guadalupe, ai misal e libri di liturgia con l’immagine del Regnum Christi; fino al piano di aprire un asilo nido.
Il P. Alejandro tornò a Roma con il desiderio di presentare ciò che stava accadendo in Costa d’Avorio e la necessità di accompagnare quella comunità vigorosa che aveva affrontato tante sfide. Così fu assegnato a questa missione.
Fondare l’ECYD in un paese africano
La Chiesa Cattolica è stata un motore importante di sviluppo sociale per l’Africa. I parroci sono costruttori e agenti di cambiamento per le comunità. Per questo motivo, la Chiesa gode del rispetto e dell’amore del popolo.
In questo contesto, l’ECYD nasce in Costa d’Avorio in modo naturale, in cui il carisma del Regnum Christi si sviluppa attraverso membri molto identificati e con grande zelo apostolico.
Lanciato un primo campo per bambini in cui si spiegava cos’era l’ECYD, con il supporto del P. Melchior Poisson LC e delle persone del luogo. Al termine del campo proposero l’Alleanza con Cristo agli adolescenti, da quel campo nacquero i primi 10 membri dell’ECYD di Costa d’Avorio e ora, 4 di loro sono responsabili dell’apostolato.
Il P. Alejandro condivide quanto sia indispensabile creare le condizioni ideali affinché il carisma cresca e “cresca all’africana”. Per questo, bisogna coinvolgere i giovani affinché siano loro a portare la leadership dell’apostolato, sempre supportati da un schema di formazione affinché si immergano sempre di più nello stile del Regnum Christi.
Ma oltre alla formazione, i membri devono vivere l’esperienza partecipando ai campi e vedendo come si svolge il lavoro apostolico con gli adolescenti, affinché in modo naturale si sentano chiamati a partecipare attivamente.
Durante il 2020 e la sfida della pandemia, la formazione ai responsabili continuò a distanza. Già nel 2021 poterono riprendere i campi e le giornate dell’ECYD, dove gli adolescenti ricevono formazione, sacramenti, giochi e pianificano gli apostolati che realizzeranno.
Africa, il continente della speranza
La Chiesa vede l’Africa con uno sguardo di speranza, sembrerebbe che questo continente non si sia ancora abituato alla fede, e il P. Alejandro spera che non si abitui, poiché l’abitudine può portare all’indifferenza.
La prima parrocchia in Costa d’Avorio è del 1904, quindi l’evangelizzazione e i suoi effetti sono ancora molto recenti, effetti che in Europa ormai sono stati dimenticati, come la dignità della persona e il progresso attraverso la chiamata creativa di Dio a essere pieni.
La fede in Africa è fresca e vigorosa, per cui la gente in Costa d’Avorio manifesta il suo amore per il carisma del Regnum Christi, vedendolo come un mezzo con il potenziale di cambiare il proprio ambiente e se stessi.
Essere apostolo in missione
Il P. Alejandro racconta che quando era studente dell’Apostolato, uno dei suoi grandi sogni era poter andare a fondare il Regnum Christi in qualche parte del mondo, ma rimaneva lì come un’illusione di un bambino dall’anima missionaria.
Durante la sua formazione non si immaginava di poter svolgere questa opera evangelizzatrice in Africa. La prima visita in Costa d’Avorio la fece a 6 mesi dall’ordinazione sacerdotale, per cui ringrazia Dio per questo dono così speciale.
È stata anche l’occasione perfetta per concentrarsi su ciò che è essenziale nel momento di voler portare il Regnum Christi agli altri e che è proprio del carisma: aiutare le persone ad avere un’esperienza reale di Gesù Cristo affinché, a loro volta, lo portino ad altri.
Attualmente il P. Alejandro combina i suoi studi di dottorato e le visite in Costa d’Avorio per i campi dell’ECYD. Il P. Dain Scherber LC è colui che attualmente guida la sezione del Regno nel paese africano.