Ha fatto parte delle prime generazioni di legionari ed è stato uno dei primi denuncianti degli abusi del P. Maciel
Il P. Félix Alarcón è deceduto il 5 febbraio 2021, primo venerdì del mese, presso l’ospedale Fundación Jiménez Díaz di Madrid (Spagna), all’età di 87 anni e con 57 di sacerdozio, a causa di una polmonite bilaterale causata dal coronavirus. Il P. Félix fece parte delle prime generazioni di legionari di Cristo, ed è stato uno dei primi denuncianti e vittime del P. Marcial Maciel, ai quali i Legionari di Cristo chiesero perdono nel Capitolo Generale 2020 riconoscendo «come profetica la sua denuncia a favore della verità e della giustizia» e ringraziando «il bene che ha fatto non solo alla Congregazione, ma alla stessa Chiesa» (Comunicato capitolare Conversione e riparazione).
Il P. Félix Alarcón nacque il 3 febbraio 1934 a Madrid, Spagna. Nel settembre del 1950 entrò nel Centro Vocazionale di Cóbreces, Spagna. Fu ordinato sacerdote il 24 dicembre 1963 dal cardinale Hildebrando Antoniutti, allora prefetto della Congregazione dei Religiosi, nella parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe, Roma, Italia. Nel 1967 ricevette la dispensa dall’obbedienza alla Legione e nel 1973 fu incardinato nella diocesi di Rockville Centre, New York, Stati Uniti. Per 38 anni esercitò il suo ministero pastorale in diverse parrocchie e fu cappellano di ospedali negli Stati Uniti. Una volta in pensione, tornò a Madrid, Spagna, dove vive sua sorella.
Nel 1997 fu una delle otto persone che rese pubblica la sua denuncia contro il P. Marcial Maciel a causa degli abusi sessuali subiti da seminaristi e sacerdoti. Nel Capitolo Generale del 2014 inviò un video ai padri capitolari invitandoli a fare la verità e ad affrontare il tema degli abusi. Negli ultimi anni, alcuni legionari, ex legionari e membri del Regnum Christi furono vicini al P. Félix, che li accolse sempre con profonda bontà e gentilezza.
Il 17 gennaio 2021 cadde scivolando sul ghiaccio per strada, e fu ricoverato in ospedale dove gli fu impiantata una protesi d’anca. Uscendo dall’ospedale, accolse l’invito a vivere in una comunità di legionari mentre si riprendeva. Arrivato nella comunità, anche se non mostrava sintomi, gli fu fatta una prova COVID, risultata positiva. Dopo alcuni giorni iniziò ad avere bassa saturazione di ossigeno, e fu ricoverato in ospedale, dove gli fu diagnosticata una polmonite bilaterale. Nei giorni successivi la sua salute peggiorò, e morì il 5 febbraio 2021. Lascia sua sorella, Maruja, di 100 anni, e quattro nipoti.
¡Riposi in pace, Padre Félix!