Inizi del Movimento Regnum Christi

Città del Messico, anni ’60: padre Carlos Mora, LC, svolgendo apostolato con alcuni giovani studenti.

Madrid, 1968: padre Alfredo Torres, LC, con i primi membri del Regnum Christi spagnoli.

Madrid, 1968: primi membri del Regnum Christi durante un cineforum.

Anni ’50 e ’60

Organizzazione di laici che collaborano all’instaurazione del Regno di Cristo

Oggi giorno il Regnum Christi è un movimento ecclesiale di apostolato. Una lunga traiettoria storica, avviata fin dagli anni quaranta del secolo scorso, ha condotto a questo risultato. Già nel Nihil obstat concesso nel 1948 dalla Congregazione dei religiosi, in nuce si fa riferimento a una forma di collaborazione con il laicato cattolico da parte del nascente Istituto: uno dei fini indicati era infatti l’assistenza all’Azione Cattolica. Il testo delle Costituzioni del 1948 era ancora più esplicito e prevedeva che «scopo specifico dell’Istituto è la creazione di speciali organizzazioni di laici che collaborino strenuamente per instaurare il Regno di Cristo secondo le esigenze di giustizia e verità cristiane» e indicava che compito di queste organizzazioni fosse quello di lavorare affinché «non solo gli uomini professino un cristianesimo integro e genuino, ma che la stessa società si regga e si comporti cristianamente».

Negli anni Cinquanta i Legionari di Cristo pensavano a questo progetto come ad una Segunda Legión. Ma, certo, era ancora presto perché l’idea potesse essere messa in pratica. La parte finale di un video promozionale del 1952 preparato dalla comunità del Collegio di Roma dichiarava che i seminaristi che ne facevano parte si stavano preparando per poter svolgere apostolato concreto tra i laici una volta diventati sacerdoti. Fu quel che accadde. All’inizio degli anni Sessanta, la Legione di Cristo aveva già avviato alcune scuole e ciò permise d’intensificare il lavoro con i secolari.
A tal proposito, nel marzo del 1963 fu inaugurato in Città del Messico il Centro cultural interamericano e parallelamente nacquero alcuni gruppi di studenti con denominazioni diverse, Milites Christi, Cruzados de Cristo Rey, Grupos Perficit, nei quali si discuteva e si assimilava il contenuto del messaggio evangelico. Essi però non ebbero seguito e si dissolsero. Sempre nel 1963, tuttavia, fu scelto il nome definitivo della nuova organizzazione laicale: enucleando probabilmente un’espressione del testo originale in latino delle Costituzioni, si sarebbe chiamata Regnum Christi.

Negli anni seguenti, la Congregazione perseverò nell’intento e cominciò a sviluppare un’azione sempre più organica tra i laici. D’altra parte, lo stesso Concilio Vaticano II aveva ricordato a tutti i cristiani la vocazione alla santità e all’apostolato. Nel decreto Apostolicam actuositatem del 18 novembre 1965 si leggeva che «i nostri tempi poi non richiedono minore zelo da parte dei laici; anzi le circostanze odierne richiedono assolutamente che il loro apostolato sia più intenso e più esteso. Infatti l’aumento costante della popolazione, il progresso scientifico e tecnico, le relazioni umane che si fanno sempre più strette, non solo hanno allargato straordinariamente il campo dell’apostolato dei laici, in gran parte accessibile solo ad essi, ma hanno anche suscitato nuovi problemi, che richiedono il loro sollecito impegno e zelo» e s’illustravano la natura, il carattere e la varietà dell’apostolato dei laici, enunciandone «i principi fondamentali» e dando «delle direttive pastorali per un suo più efficace esercizio».

3 gennaio 1968

Prime incorporazioni al Movimento

La svolta avvenne nel 1965 quando una piccola comunità legionaria s’installò a Madrid. Tre anni di lavoro continuo fra i giovani della capitale spagnola portarono il 3 gennaio 1968 alla prima incorporazione di laici nel Regnum Christi presso la Basilica della Virgen del Pilar a Zaragoza. Una semplice narrazione dell’evento si trova nella rivista Forja, del maggio del 1969, nella quale i giovani di Madrid raccolsero le loro esperienze e che rappresenta di fatto la prima opera scritta da membri del Regnum Christi:

«Come sapete Zaragoza è il centro principale delle peregrinazioni mariane in Spagna; e in quel luogo ci siamo diretti noi ragazzi per esporre davanti alla Madonna il nostro desiderio di essere fedeli alla causa di suo Figlio. La nostra presentazione davanti alla Vergine è stata presieduta da padre Alfredo [Torres N.d.A.]: è stato un atto che ci ha colpito emotivamente e che ha avuto luogo dopo una Messa celebrata nell’altare della Pilarica, come chiamano affettuosamente i maños la loro Madonna. Il viaggio di andata e soprattutto quello di ritorno a Madrid dopo aver compiuto il nostro proposito, è stato caratterizzato da una grande allegria. L’allegria è sempre invitata e non manca mai nei nostri momenti comunitari!».

Qualche mese dopo quella storica incorporazione, il gruppo di giovani venne a Roma e, tra le altre attività, seguì un seminario di ecclesiologia intitolato Conoce la Iglesia. Fu il primo corso di formazione del Regnum Christi. Nella citata rivista Forja quei giovani scrissero che il loro ideale era quello di «vivere e far vivere un cristianesimo integrale: […] Cosa facciamo infatti noi giovani universitari di Madrid? Niente di più e niente di meno che proprio questo: vivere cristianamente e cristianizzare il nostro ambiente con un testimonio di vita illuminata e rincuorata in ogni istante dalla grazia di Dio». Dopo i giovani spagnoli, nel 1969 avvenne anche la prima incorporazione di alcuni giovani messicani. La parte laicale del Regnum Christi ormai esisteva concretamente e da progetto era diventato realtà.

Città del Messico, Centro cultural interamericano, 1969: momento della prima incorporazione al Movimento Regnum Christi in Messico.

Madrid, anni ‘70: membri del Regnum Christi in riunione.

Spagna, Reajo del Roble, 1974: un momento di un Cursillo del Regnum Christi.

Messico, 1981: padre Jesús Blázquez, LC, con i membri della prima équipe del Regnum Christi di Aguascalientes.

Brasile, 1986: un gruppo di giovani del Regnum Christi in compagnia di padre Eduardo RoblesGil, LC.

Vaticano, Piazza San Pietro, 30 maggio 1998: alcune giovani del Regnum Christi salutano san Giovanni Paolo II.

1968 – 2004

Il Regnum Christi dal 1968 al 2004

Alla fine del 1969 vide la luce il primo testo istituzionale fondato essenzialmente sul risultato di intensi corsi di formazione svolti da religiosi legionari in Dublino, Roma e Messico. Questa versione esordiente del Manual del Regnum Christi indicava che la natura del nuovo soggetto ecclesiale fosse quella di un Movimento e conteneva i suoi principi basici.

La struttura funzionale si basava su cellule, équipes, gruppi e reti; la struttura interna invece era formata da simpatizzanti e da membri di primo, secondo e terzo grado. Nel dicembre 1971 apparve una nuova versione del Manual che ampliava e sistematizzava quella del 1969: esso dettagliava la definizione, la struttura, lo spirito, le linee fondamentali della spiritualità del Regnum Christi e individuava le principali azioni apostoliche da svolgere. In particolare, si delineano le forme dell’azione cellulare, da persona a persona, e dell’azione in équipe concepita come una vera «chiesa in piccolo» e si descrivono tutte le attività proprie finalizzate alla formazione e santificazione dei membri, quali tridui d’incorporazione, circoli di studi, incontri con Cristo, giornate di rinnovamento, ritiri.

Intanto, nel 1971, i Legionari di Cristo tennero un importante seminario che produsse il Vocabulario del Regnum Christi, con il quale si approfondirono aspetti disciplinari, dottrinali e metodologici del Movimento.

Anni 80′

Internamente, l’organizzazione era affidata a degli Statuti privati, la cui prima redazione definitiva risale al 1979, che regolavano le modalità di ammissione e l’esercizio dell’autorità: a capo del Regnum Christi vi era un Direttore generale, termine che a partire dal 1980 fu utilizzato anche dai Legionari per indicare il loro Superiore generale. La strada maestra era tracciata e il Regnum Christi poteva crescere. Ben presto si affermò il carattere internazionale del Movimento e nel 1976 vi erano sezioni attive in Irlanda, Spagna, Italia, Stati Uniti e Messico.

Secondo il Capitolo del 1980, il Regnum Christi si presentava come «un corpo organico, dinamico, compatto e ben strutturato che con la sua metodologia, a volte flessibile, a volte ben definita, e con la sua solida pedagogia è chiamato a crescere, moltiplicarsi e svilupparsi, come il grano evangelico, per l’ampio campo del mondo e della società in una umanità nuova, redenta da Cristo e plasmata secondo il messaggio del Vangelo».

Oltre a crescere, nel 1985 si contavano 11.122 membri tra giovani, adulti e ragazzi dell’ECYD, il Regnum Christi con il passare degli anni si era anche consolidato e il 30 marzo 1985 collaborò per la prima volta con il Pontificio consiglio per i laici, curando nella Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma lo svolgimento di una vigilia penitenziale in lingua spagnola presieduta dal cardinal Eduardo Pironio, in vista del I Incontro mondiale della gioventù con Giovanni Paolo II. Nella seguente Udienza generale del 3 aprile, il Papa salutò l’entusiasmo dei numerosi membri del Movimento presenti; era il secondo saluto diretto dal Pontefice al Regnum Christi dopo uno fatto il 2 gennaio dello stesso anno ad alcune consacrate, che storicamente fu il primo. Durante il suo pontificato, spesso san Giovanni Paolo II caratterizzò i suoi saluti al Movimento con l’espressione: «Se ve, se siente, Regnum Christi está presente», che ebbe modo di ripetere molte volte.

Negli anni seguenti, il Regnum Christi ha partecipato stabilmente con un suo rappresentante al Forum della gioventù che si tiene in occasione dell’omonima Giornata mondiale. La maturazione comportò anche un aggiornamento dei testi istituzionali: nel 1988 apparve una nuova versione degli Statuti privati e nel 1990 un aggiornamento del Manual.

Anni 90′

«L’ora del Regnum Christi è arrivata»: con questa frase lapidaria nel Comunicato del II Capitolo generale del 1992 s’introdussero le riflessioni sul Movimento. D’altra parte, nel 1998 l’importanza dei nuovi movimenti nati durante il XX secolo nel seno della Chiesa fu sottolineata anche da Giovanni Paolo durante il Congresso mondiale sul tema I movimenti ecclesiali: comunione e missione alle soglie del Terzo Millennio. Nel messaggio ai partecipanti il Santo Padre infatti scrisse

«Che cosa s’intende, oggi, per Movimento? Il termine viene spesso riferito a realtà diverse fra loro, a volte, persino per configurazione canonica. Se, da un lato, essa non può certamente esaurire né fissare la ricchezza delle forme suscitate dalla creatività vivificante dello Spirito di Cristo, dall’altro sta però ad indicare una concreta realtà ecclesiale a partecipazione in prevalenza laicale, un itinerario di fede e di testimonianza cristiana che fonda il proprio metodo pedagogico su un carisma preciso» e aggiunse «i Movimenti possono così offrire un contributo prezioso alla dinamica vitale dell’unica Chiesa, fondata su Pietro, nelle diverse situazioni locali, soprattutto in quelle regioni dove l’implantatio Ecclesiae è ancora agli inizi o sottoposta a non poche difficoltà».

Un importante, ulteriore passo per tutto il Regnum Christi fu l’approvazione nel 2004 dei suoi Statuti, operata direttamente dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II e resa pubblica da un Decreto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Quest’ultimo documento, firmato dal cardinal Franc Rodé, CM, affermava che «è ben conosciuto, di fatto, il lavoro che realizzano i legionari di Cristo e i membri del Movimento di apostolato Regnum Christi nella costruzione della civiltà della giustizia e dell’amore cristiani».

Approvazione degli statuti nel 2004

Un ulteriore passo importante per tutto il Regnum Christi fu l’approvazione dei suoi statuti nel 2004, atto compiuto direttamente da papa Giovanni Paolo II e reso pubblico con un decreto firmato dal Card. Franc Rodé, CM, allora prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Questo documento afferma che «è ben noto, infatti, il lavoro svolto dai Legionari di Cristo e dai membri del Movimento di apostolato Regnum Christi nella costruzione della civiltà della giustizia e dell’amore cristiani».

Questa sezione è stata tratta dalla pubblicazione «Historia Institucional de la Congregación de los Legionarios de Cristo y del Movimiento Regnum Christi» (2015), a cura dell’Archivio Storico Generale della Legione di Cristo e del Regnum Christi, e pubblicata in occasione del 75° anniversario della Congregazione.

Testi: Salvatore Luciano Bonventre | Traduzioni: P. Gonzalo Franco, LC | Selezione fotografica: Salvatore Luciano Bonventre e Luigi Baldassarri | Coordinamento: P. Jaime Rodríguez, LC e P. Rodrigo Ramírez, LC

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