Lunedì 14 settembre – Fidarsi del Signore.
Preghiera preparatoria (per mettersi in presenza di Dio)
Signore Gesù, oggi mi fai lo stesso invito che hai rivolto ai discepoli di passare dalle realtà visibili a quelle invisibili; mi incoraggi a rinascere di nuovo spiritualmente e a conservare la grazia come il grande dono che ho ricevuto da te per poter essere tuo amico. Concedimi che in questa preghiera possa percepire un po’ più il tuo amore vivo e vero.
Vangelo del giorno (per orientare la tua meditazione)
Dal santo Vangelo secondo san Luca 7, 1-10
In quel tempo, quando Gesù ebbe finito di parlare alla gente, entrò a Cafarnao. C’era lì un ufficiale romano, che aveva un servo molto amato, malato e prossimo alla morte. Quando gli dissero che Gesù era in città, gli mandarono alcuni degli anziani dei Giudei per supplicarlo di venire a guarire il suo servo. Essi, avvicinandosi a Gesù, lo pregavano con insistenza, dicendo: “Egli merita che tu gli conceda questo favore, perché egli ama il nostro popolo e ci ha anche costruito una sinagoga”. Gesù si mise in cammino con loro.
Quando ormai era vicino alla casa, l’ufficiale romano inviò alcuni amici a dirgli: “Signore, non disturbarti, perché non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; perciò nemmeno mi sono sentito di andare da te. Dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io, che sono sottoposto a superiori, ho soldati sotto il mio comando, e dico a uno: ‘Vai!’ e lui va; e a un altro: ‘Vieni!’ e lui viene; e al mio servo: ‘Fai questo!’ e lui lo fa”. Udito ciò, Gesù rimase meravigliato e, rivolto alla folla che lo seguiva, disse: “Vi assicuro che in Israele non ho trovato una fede così grande”. Gli inviati tornarono a casa e trovarono il servo perfettamente guarito.
Parola del Signore.
Rifletti su ciò che Dio ti dice nel Vangelo (ti suggeriamo di leggere ciò che ha detto il Papa).
Un cristiano può affrontare le tribolazioni e anche le persecuzioni affidandosi al Signore. Solo lui è capace di darci la forza, di darci la perseveranza nella fede, di darci la speranza.
Affidare qualcosa al Signore, affidare al Signore questo momento difficile, affidarmi al Signore, affidare al Signore i nostri fedeli, noi sacerdoti, vescovi, affidare al Signore le nostre famiglie, i nostri amici e dirgli: ‘Prendi cura di questi che sono tuoi’.
Questa è una preghiera che non facciamo sempre, la preghiera in cui affidiamo qualcosa o qualcuno: ‘Signore, ti affido questo, portalo avanti Tu’, è una bella preghiera cristiana. È l’atteggiamento della fiducia nel potere del Signore, anche nella tenerezza del Signore che è Padre.
Allo stesso modo, quando una persona fa questa preghiera dal cuore, si sente affidata al Signore, è sicura: Lui non delude mai. La tribolazione ci fa soffrire, ma affidarsi al Signore dà speranza e da lì nasce la terza parola: pace. (Cfr Omelia di S.S. Francesco, 5 maggio 2015, a Santa Marta).
Dialogo con Cristo
Questa è la parte più importante della tua preghiera, disponiti a parlare con tanto amore con Colui che ti ama.
Proposito
Proponiti uno personale, quale? Quello che implica più amore… o, se credi che sia ciò che Dio ti chiede, vivi ciò che ti si suggerisce di seguito.
Ripetere più volte durante il giorno l’ejaculatio: Sacro Cuore di Gesù, in Te confido.
«Questa fiducia dell’uomo in Dio deve essere assolutissima, perché tutto lo sa, è onnipotente e vuole la nostra salvezza.»
(Santo Tommaso, Compendio di Teologia)