Nel 2023 un team di produzione ha viaggiato in Israele con lo scopo di registrare alcuni laboratori di preghiera che si svolgono in Terra Santa. Tutto sembrava procedere normalmente, fino a quando, in un attimo, tutto è cambiato: è arrivata la guerra con il suo dolore, ma nel mezzo sono arrivati anche la conversione e l’incontro con Dio.
Nel mezzo della commozione e dell’incertezza, emerge una testimonianza di fede che sfida i limiti della ragione. Rabbuní, il nuovo documentario che segue i laboratori di preghiera impartiti da Marian Reynoso insieme al P. Juan María Solana, direttore e fondatore di Magdala, ci immerge in un viaggio spirituale senza precedenti. Quello che è iniziato come un progetto per documentare questi laboratori in Terra Santa si è trasformato in un’esperienza di preghiera nel mezzo della guerra, una conversione inaspettata e un ricordo che la fede può fiorire in qualsiasi circostanza.

Un documentario nel mezzo del conflitto
In ottobre 2023, un team di produzione ha viaggiato in Israele con lo scopo di registrare i laboratori di preghiera che Marian Reynoso impartisce alle donne in Terra Santa. Tutto sembrava procedere normalmente, fino a quando, in un attimo, tutto è cambiato. “Oggi è il 7 ottobre 2023. Mentre ci dirigevamo sul Monte Carmelo, nessuno di noi sapeva cosa stava per succedere a pochi chilometri da dove ci trovavamo”, ricorda Reynoso. In quel momento, è scoppiata la guerra.
Le partecipanti al laboratorio, insieme al team di produzione, hanno affrontato giorni di incertezza e tensione. Tuttavia, invece di cedere alla paura, hanno deciso di abbandonarsi alla fede. “Abbiamo scelto di restare e continuare a pregare, comprendendo che dovevamo consegnarci nelle mani di Dio con piena fiducia”, si ascolta nel documentario.
La conversione di un operatore di ripresa
Uno dei cambiamenti più sorprendenti della storia è stata la conversione di Ramiro Martínez, produttore e operatore di ripresa del documentario. Quello che era iniziato come un compito tecnico si è trasformato in un incontro personale con la fede. “Dal mio obiettivo, non ero più solo uno spettatore, ma un partecipante”, confessa Martínez. “Non avevo mai vissuto nulla di simile. Sono partito con tutta quell’energia contenuta, con tutte quelle preghiere. Questo è stato il mio proprio domo di protezione che, fino ad oggi, continuo a portare con me”.

Pregare nei Luoghi Santi
Durante le riprese, il documentario mostra donne che pregano in luoghi emblematici della storia della salvezza: la Basilica dell’Annunciazione, Cafarnao, il Monte delle Beatitudini e, naturalmente, Magdala. “La preghiera ci aiuta a sviluppare una prospettiva più ampia e profonda della vita, a trovare significato e scopo nelle nostre esperienze”, commenta Marian Reynoso.
“Il beneficio più importante di realizzare un laboratorio di preghiera in Terra Santa è essere sullo scenario originale dove Gesù ci ha insegnato. È il luogo dove Dio ha parlato attraverso i profeti e grandi uomini e donne di preghiera. Quando vieni qui e vedi le specie di fiori e uccelli che Gesù stesso ha menzionato, tutto acquista una forza molto maggiore. Questo scenario ci invita a lasciarci guidare da Dio e a coltivare il dono dell’umiltà, che ci insegna a pregare, obbedire e fidarci”, ha detto il P. Juan María Solana.
Il documentario Rabbuní ci ricorda l’importanza della preghiera e la necessità di ritrovarsi con Dio nel mezzo delle nostre difficoltà. Ci invita a porci la stessa domanda che Gesù fece a Pietro: “Mi ami?” (Gv 21, 17). E, come Maria Maddalena, rispondere con il cuore: Rabbuní, Maestro.
Trailer del documentario
¿Qué es Magdala?
Magdala è un sito archeologico e un centro di spiritualità cristiana nella regione della Galilea, Israele. Scoperto e sviluppato sotto la direzione del P. Juan María Solana, Legionário de Cristo, Magdala è conosciuto per ospitare una sinagoga del I secolo, considerata una delle più antiche e meglio conservate dell’epoca di Gesù. Oltre alla sua rilevanza archeologica, Magdala è un luogo di incontro per la preghiera e la riflessione, con un’attenzione speciale al ruolo della donna nella storia della fede.
Il centro dispone della Duc In Altum, una cappella costruita per l’adorazione e la meditazione, con mosaici e affreschi impressionanti che riflettono passaggi evangelici. Magdala è diventata una meta per pellegrini di tutto il mondo che cercano uno spazio di incontro con Dio in Terra Santa.
Con informazioni dall’Ufficio stampa del Magdala Center