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Testimonianza del P. Hans Candell, L.C.

Pubblicato il 11 Marzo, 2025
Testimonianze 2025
Ospedali e Preghiere: Un’Infanzia che nemmeno il Miglior Medico Potrebbe Prescrivere

“Prima di formarti nel ventre, ti conoscevo” (Geremia 1,5)

Sono il P. Hans Candell, LC, sono nato il 27 dicembre 1989 e ho 35 anni. La mia vocazione sacerdotale è stata un mistero nella mia vita fino ai 22 anni. Sono cresciuto in una famiglia profondamente segnata dalla medicina e dalla fede cattolica. Sono il terzo di quattro figli, figlio di Hans Candell e Cony de Candell, entrambi medici. La mia infanzia è stata immersa in un ambiente di ospedali, non solo come entusiasta spettatore del lavoro dei miei genitori, ma anche come paziente ricorrente; niente di grave, ma per qualche motivo o altro sembrava sempre essere in ospedale. Questo ha influito molto affinché fin da piccolo sognassi di seguire le orme dei miei genitori, aiutare le persone e servire attraverso l’esercizio della professione medica.

La mia famiglia è stata una scuola di perseveranza, impegno e fede. Sebbene la nostra esperienza religiosa fosse quella di una famiglia cattolica tradizionale con messa domenicale, la fede è stata un pilastro importante nella nostra casa. Non posso non menzionare i miei nonni, Marina Soto e Moris e Violeta Candell, che, ognuno a modo suo, mi hanno trasmesso valori fondamentali come la resilienza, la perseveranza, l’eccellenza e l’amore per la famiglia.

Medicina: Il Piano A… finché Dio Non Aveva Qualcosa di Meglio in Mente
“I tuoi piani non sono i miei piani” (Isaia 55,8)

Al termine del liceo, ho preso la decisione naturale di entrare nella Scuola di Medicina. Mi sono innamorato della carriera e del progetto di vita che avevo costruito nella mia testa fin dall’infanzia: aiutare gli altri attraverso la medicina, seguendo l’esempio dei miei genitori. Amavo il ritmo frenetico dell’università, le notti in bianco a preparare gli esami, le pratiche in ospedale e la sensazione di essere sulla strada di un futuro solido e promettente.

Tuttavia, nel mezzo dei miei studi, Gesù ha fatto irruzione nella mia vita in modo nuovo e trasformante. Durante quegli anni universitari, ho avuto la grazia di conoscerlo veramente, passando da essere una figura storica a un amico vicino e reale. Ciò è successo grazie a un ritiro di conversione nella Comunità Cattolica El Salvador del Mundo, movimento in cui sono rimasto per sette anni prima di entrare nella Legione di Cristo. Non dimenticherò mai quell’esperienza; è stato come se qualcuno accendesse una luce in una stanza che nemmeno sapevo fosse al buio.

Medico di Corpi e Animi

“Vieni e seguimi” (Matteo 19,21)

La Tradizione narra che San Luca fosse medico. La sua passione per aiutare le persone a raggiungere la salute lo portò a un incontro personale e profondo con Cristo, che avrebbe fatto sì che la sua vita avesse un nuovo orizzonte, molto più ampio e significativo. La sua convinzione fu tale che cambiò il suo bisturi con una penna. Quanta poca consapevolezza avevo che qualcosa di simile stava per succedermi!

I piani di Dio erano diversi dai miei. Lui conosceva le mie qualità meglio di me stesso e mi fece un’invito inaspettato: seguirlo più da vicino e consegnargli la mia vita completamente. La chiamata arrivò quando alcuni amici della mia comunità di preghiera decisero di entrare nel noviziato della Legione di Cristo. Avevamo molto in comune: eravamo studenti universitari, con progetti di vita ben definiti, circondati dagli stessi amici e, addirittura, in relazioni di fidanzamento serie. Quando fecero quel passo, una domanda inquietante si installò nel mio cuore: “Se loro hanno vocazione, essendo così simili a me, è possibile che anche io la abbia?” Questa semplice domanda aprì un cammino di discernimento che, anche se non fu facile, culminò con il mio ingresso nel noviziato in Messico nell’estate del 2014.

Le conversazioni che ho avuto con Gesù in quei mesi sono state tra le più profonde e trascendentali della mia vita, e non bastano le righe di questa storia per poterle raccontare tutte. Tuttavia, la chiamata era chiara: “Vieni e seguimi”.

Un Salto nel Vuoto… E Risultò Essere con il Miglior Paracadute!

“Chi lascia case, fratelli o campi per me, riceverà il centuplo” (Matteo 19,29)

Dire che è stato semplice sarebbe mentire. Lasciare la medicina, gli amici, il futuro che avevo pianificato, è stato un salto nel vuoto. Ma in mezzo a tutti i dubbi e sacrifici, c’è sempre stata una felicità e un senso di appartenenza alla mia nuova famiglia che non avevano spiegazione logica. Col tempo, ho capito ciò che tante volte avevo ascoltato: che quando si segue la volontà di Dio, non significa che tutto sarà facile, ma che Lui sarà lì per sostenerci lungo il cammino.

I maestri spirituali insegnano che una delle segnali di fare la volontà di Dio è la pace interiore, anche quando è difficile compierla. In questi quasi 11 anni di fedele follow-up a questa chiamata, posso testimoniare che questa è stata la più grande conferma della mia vocazione. Dio, nella sua infinita misericordia, mi ha chiamato a essere uno dei suoi sacerdoti, e in questa certezza trovo la pienezza e la gioia di aver consegnato la mia vita al suo servizio. E anche se non mi sono mai immaginato di scambiare uno stetoscopio con una stola, o il chirurgo con il confessore, posso dire con certezza che non sono mai stato così felice come lo sono servendo Dio e i suoi figli.

Semplicemente, Grazie.

“Dai grazie in ogni cosa” (1 Tessalonicesi 5,18)

Infine, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che sono stati parte di questo cammino. Innanzitutto, a Dio, che per un mistero del suo amore mi ha chiamato a questa meravigliosa avventura. Ai miei genitori, Hans e Cony, il cui esempio di amore, dedizione e lotta sono stati la mia scuola più grande. Ai miei fratelli Luis Carlos, Violeta e Verónica, per il loro supporto incondizionato. Ai miei nonni, familiari e amici, che con il loro affetto, preghiere e compagnia sono stati testimoni e pilastri della mia vocazione. Ai miei fratelli legionari, con cui ho condiviso questo cammino di dedizione e formazione, e ai miei formatori e superiori, che sono stati guide e supporto in questo processo. Grazie a ciascuno di voi per essere parte di questa meravigliosa chiamata di Dio nella mia vita.

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