Impatto sulle vittime: il nostro più profondo dolore è rivolto alle vittime. Riconosciamo che il P. Maciel ha abusato di almeno 60 minori fin dagli anni Quaranta, causando ferite indelebili e generando anche abusi di potere e di coscienza.
Storicamente, il fondatore della Legione di Cristo e del Regnum Christi fu il P. Marcial Maciel, sacerdote messicano nato a Cotija de la Paz, Michoacán, nel 1920 e morto a Jacksonville, Florida, Stati Uniti, il 30 gennaio 2008. Fu superiore e poi direttore generale dal 1948 al 2005.
Nel 2004 la Congregazione per la Dottrina della Fede aprì, in conformità al Motu proprio di Giovanni Paolo II Sacramentorum sanctitatis tutela del 2001, un’indagine canonica che si concluse nel 2006. Infatti, il 19 maggio di quell’anno la Santa Sede divulgò un comunicato riguardo al caso con le seguenti informazioni:
«Dopo aver sottoposto i risultati dell’indagine a un attento esame, la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la guida del nuovo prefetto, Sua Eminenza il cardinale William Levada, ha deciso, tenendo conto sia della veneranda età del reverendo Maciel sia della sua salute cagionevole, di rinunciare a un processo canonico e di invitare il padre a una vita riservata di preghiera e penitenza, rinunciando a ogni ministero pubblico. Il Santo Padre ha approvato tali decisioni. Indipendentemente dalla persona del fondatore, si riconosce con gratitudine il benemerito apostolato dei Legionari di Cristo e dell’associazione Regnum Christi».
Il progressivo scoprirsi della doppia vita del fondatore provocò ovviamente una serie di crisi sia nella Legione di Cristo sia nel Regnum Christi. La Santa Sede ritenne pertanto necessario effettuare una Visita Apostolica; nel Comunicato conclusivo del 1 maggio 2010 si legge:
«La Visita Apostolica ha potuto constatare che la condotta del P. Marcial Maciel Degollado ha causato gravi conseguenze nella vita e nella struttura della Legione, al punto da rendere necessario un percorso di profonda revisione. I comportamenti gravissimi e oggettivamente immorali del P. Maciel, confermati da testimonianze incontestabili, rappresentano talvolta autentici reati e rivelano una vita priva di scrupoli e di vero sentimento religioso. Tale vita era sconosciuta alla maggior parte dei Legionari». Parallelamente, i superiori della Congregazione avviarono un processo di introspezione istituzionale.